1. Se ti dico eagleXman, qual è la prima cosa che ti viene in mente?
Un territorio incredibile, spazi dove lo sguardo si sente libero. Il luogo ideale per vivere un’esperienza sportiva unica.
2. Qual è stato il momento più duro dell’intera giornata di gara?
Anche se il caldo ha creato parecchi problemi…39,5 gradi sulla salita di Ofena, non c’è dubbio che la parte più dura sono i 5 km che portano al traguardo…un incubo😱
3. A livello paesaggistico qual è stato il momento più “WOW” che ti ha lasciato a bocca aperta del percorso gara?
Conoscevo già le zone, ma è inutile dire che la vista di Campo Imperatore lascia a bocca aperta. Un altopiano selvaggio che pochi conoscono, luogo bucolico unico in Italia.
4. Se dovessi partecipare di nuovo ad eagleXman, c’è qualcosa che cambieresti a livello strategico durante la gara stessa oppure per quanto riguarda la preparazione nei mesi precedenti?
Più che una gara gli extreme in genere sono dei viaggi, ovvio che considerata la distanza unità all’altimetria non si possono prendere sottogamba. Per quanto mi riguarda non cambierei nulla nella mia preparazione.
5. Il ruolo del supporter/support team si è rilevato essere di fondamentale importanza per una gara del genere. Puoi raccontarci un momento in particolare dove hai capito che senza il supporter/support team non ce l’avresti fatta?
Il mio caso è un po’ particolare. Io avevo detto ad Orni e agli altri supporter di stare tranquilli che non avrei avuto bisogno di supporto. Conosco la distanza e le mie capacità. Col senno di poi devo dire che il supporto sulla salita da Ofena a Campo Imperatore diventa necessario soprattutto per un aiuto idrico (vero che si incontrano bar e una fontana che mi ha salvato)😜.
6. Se potessi dare un solo consiglio a coloro che nel 2022 vogliono partecipare ad eagleXman, quale consiglio daresti?
Che consiglio dare? Pianificate bene gli spostamenti dei supporter per non infastidire gli atleti in gara, l’hotel dove soggiornare visto che la ricettività alberghiera è limitata. Il supporter per i km finali è indispensabile e l’uso dei bastoncini (anche se io sono contrario) fondamentale. Posso dire che non partecipare vuol dire privarsi di un’esperienza unica in uno dei luoghi più belli d’Italia.